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"L'ANGOLO DELLA BIOLOGA" di Clarissa Barbieri

1) BIODIVERSITÀ E CONSERVAZIONE

La biodiversità è l’insieme di tutte le specie e le complesse comunità biologiche presenti sul pianeta, con le

annesse interazioni a livello ecosistemico e la loro variabilità genetica.

A causa della rapida crescita della popolazione umana, del vertiginoso aumento delle sue esigenze e il

conseguente incremento del consumo delle risorse, la biodiversità è sempre più in pericolo. Attualmente si

sta assistendo ad una forte perdita di diversità biologica e si ritiene che nei prossimi decenni migliaia di specie

si estingueranno.

È quindi di fondamentale importanza preservare e proteggere la biodiversità. Alla base delle diverse forme

di minaccia sulla biodiversità vi è una causa comune: l’aumento della popolazione umana e il conseguente

aumento del consumo delle risorse. La minaccia maggiore alla biodiversità è rappresentata dalla distruzione

degli habitat naturali dovuta all’espansione della popolazione umana e delle sue attività. Altri fattori che

influenzano significativamente la biodiversità sono: l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici, il

sovra sfruttamento delle specie e delle risorse naturali e l’introduzione di specie esotiche invasive.

Per sviluppare una buona strategia di conservazione della biodiversità è necessario avere una solida

conoscenza di quante e quali specie esistono sulla terra e di come questi organismi sono distribuiti sul

pianeta. Conoscere lo stato di conservazione delle specie è un requisito fondamentale per lo sviluppo di

misure politiche significative per garantire la conservazione della biodiversità.

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura o IUCN (International Union for Conservation of

Nature) si è posta come obbiettivo quello di conservare l’integrità e la diversità della natura. Attraverso le

cosiddette Liste Rosse fornisce informazioni sulla valutazione dello stato di conservazione della flora e fauna

nel mondo. Nelle Liste Rosse le singole specie vengono classificate in diverse categorie in base alla loro

probabilità relativa di rischio di estinzione. Le categorie sono:

- estinta (extinct) = la specie è estinta;

- estinta in natura (extinct in the wild) = la specie è estinta in natura, è presente solamente in cattività;

- gravemente minacciata (critically endangered) = la specie è in pericolo critico di estinzione, è fortemente

minacciata, è ad un passo dall’estinzione; il rischio di estinzione è estremamente elevato;

- minacciata (endangered) = la specie è in pericolo di estinzione, necessita di interventi di tutela immediati e

il rischio di estinzione è elevato;

- vulnerabile (vulnerable) = la specie è vulnerabile all’estinzione, si tratta di specie mediamente minacciate,

il rischio di estinzione è alto;

- quasi minacciato (near threatened) = la specie è quasi minacciata di estinzione; non è a rischio estinzione,

ma esistono dei fattori di minaccia antropici che la stanno stressando, si tratta di specie quasi minacciate che

molto probabilmente saranno minacciate nel prossimo futuro;

- a rischio minimo (least concern) = la specie non è minacciata di estinzione, nessuna preoccupazione per la

sopravvivenza;

- mancanza di dati (data deficient) = indica una mancanza o carenza di dati, le informazioni sono inadeguate

per valutare lo stato di conservazione o il rischio di estinzione;

- non valutata (not evaluated) = la specie non è stata valutata.

La valutazione della Lista Rossa è condotta a livello sia globale che regionale. Lo stato globale si riferisce allo

stato di una particolare specie in tutto il mondo e lo stato regionale descrive la probabilità di estinzione di

una specie in una particolare regione. A causa della diversa scala di analisi, le stesse specie possono essere

assegnate a categorie diverse, in modo che una specie elencata come non minacciata a livello globale possa

essere elencata come minacciata a livello regionale e viceversa.

Questa è una breve premessa necessaria per comprendere meglio altri argomenti che verranno tratti in

seguito. Prossimamente analizzeremo:

- lo stato di conservazione delle tartarughe marine nel Mar Mediterraneo,

- lo stato di conservazione dei mammiferi marini nel Mar Mediterraneo,

- lo stato di conservazione dei pesci ossei marini italiani e

- la fauna ittica italiana presente negli ecosistemi d’acqua dolce (con approfondimento sull’anguilla).

Ritengo che per un subacqueo sia importante conoscere lo “stato di salute” degli ecosistemi acquatici e credo

che dovremmo fare il possibile per garantire la loro integrità.


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